Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

SERVIZIO 118 ZULLO (PDL-FI): “DISTINGUERE IL VOLONTARIATO DALL’ATTIVITÀ D’IMPRESA”

Ignazio Zullo - Capogruppo Forza Italia - Regione Puglia
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IGNAZIO ZULLO – CAPOGRUPPO FORZA ITALIA – REGIONE PUGLIA 

 Servizio 118 Zullo (PDL-FI): “Distinguere il volontariato dall’attività d’impresa”  

Una nota del capogruppo di Forza Italia (Pdl), Ignazio Zullo
L’insipienza della Giunta Vendola e della sua maggioranza non si è smentita anche sul servizio 118. Da tempo, esercitando un’azione politica strettamente connessa con le esigenze e i bisogni dei territori e della collettività, il gruppo Forza Italia preavvertiva e denunciava anche con apposite conferenze stampa ogni sorta di negatività e di inefficienza sul Servizio 118.


Avevamo la presunzione di credere che Vendola con l’assessore Gentile potesse intervenire per stroncare sul nascere il malcostume, gli sprechi e le inefficienze ma, come è avvenuto per tante altre situazioni, (tra le quali a mero titolo esemplificativo cito il fotovoltaico, la Fiera del Levante, lo sfascio della sanità, gli impianti di depurazione) anche per il servizio 118 stiamo assistendo allo sfascio e alle attenzioni dell’Autorità Giudiziaria.


Eppure anche qui il problema di fondo è nella faciloneria con la quale si è voluto equivocare tra volontariato e attività di impresa all’interno del Servizio 118.
Il volontariato organizzato nelle associazioni è integrativo e non sostitutivo rispetto alla gestione diretta da parte delle Aziende sanitarie ed ha le caratteristiche previste dalla legge 266/1991 che sono la gratuità assoluta delle prestazioni fornite dai volontari in modo personale e spontaneo e il divieto assoluto di retribuzione degli operatori soci delle associazioni fatto salvo il rimborso spese. La stessa legge prescrive che le associazioni debbano presentare democraticità della struttura, l’elettività e la gratuità delle cariche associative.


Nella sanità pugliese si è voluto confondere l’attività di volontariato con l’attività d’impresa e di qui nasce un equivoco al quale occorre porre rimedio con urgenza per la stessa sopravvivenza del Servizio 118.
E’ tempo che Vendola e l’assessore Gentile si sveglino nel ripristino della legittimità e della legalità delle procedure. Prima che la sveglia non la dia qualche altra autorità esterna alla politica!

 

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