ZULLO:”CRISI, RINUNCIA A CURE. GENTILE IN COMMISSIONE PER PROGRAMMA D’AZIONE”

Una nota del capogruppo PdL-FI alla Regione Puglia, Ignazio Zullo.

“Non possiamo restare indifferenti di fronte all’indagine impietosa che ci consegna l’Istat su “condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” realizzata con il sostegno del ministero della Salute e delle Regioni, secondo la quale nel 2012  l’11%  della popolazione italiana  ha dichiarato di aver rinunciato ad almeno una prestazione sanitaria garantita dal Sistema sanitario nazionale, pur avendone bisogno.

Di questo 11%, il 9,2% della popolazione al Sud – e con qualche lieve diversità anche in Puglia – ha rinunciato a causa della crisi ad almeno una prestazione tra accertamenti specialistici, visite mediche specialistiche (escluse odontoiatriche) o interventi chirurgici, oltre a tutti coloro che hanno invece detto di non aver acquistato farmaci nonstante ne avessero bisogno.

Se una persona su dieci rinuncia alle cure, dobbiamo interrogarci su tutto quello che possiamo mettere in atto in un rapporto interattivo tra Consiglio e Governo regionale attraverso anche una rimodulazione del Piano delle Politiche Sociali per facilitare l’accesso alla diagnostica e alle cure di persone indigenti.

Ritengo utile riprendere l’attività con l’audizione nella commissione sanità dell’assessore alle Politiche della Salute e alle Politiche Sociali Elena Gentile per confrontarci e comprendere come il Consiglio Regionale e il Governo Vendola possano agire per arginare un fenomeno che rischia di allargarsi e di aggravarsi mettendo di fatto in crisi l’universalità e l’equità nell’accesso all’’assistenza, principi fondanti del SSN.

E’ un appello accorato che rivolgo al Presidente del Consiglio Introna perché si faccia interprete di questa esigenza del gruppo PDL-Forza Italia presso il Presidente Vendola e al Presidente Marino – al quale nei prossimi giorni sarà indirizzata formale richiesta – affinché proceda alla ripresa delle attività a convocare l’assessore Gentile in Commissione per audirla sul punto e tracciare una strada condivisa su un programma di azioni comuni”./