Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

INTERROGAZIONE DI MARMO SUI LABORATORI DI ANALISI REGIONALI CONVENZIONATI

Nino Marmo Consigliere Forza Italia - Regione Puglia
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NINO MARMO -VICE-PRESIDENTE CONSIGLIO E CONSIGLIERE PDL – REGIONE PUGLIA 

 Interrogazione di Marmo sui laboratori di analisi regionali convenzionati  

In premessa ad un’interrogazione a risposta scritta, il Consigliere regionale PdL e Vice-Presidente del Consiglio regionale, Nino Marmo ha rammentato che:  “la Giunta regionale, nel recepire il decreto Balduzzi del 18 ottobre 2012, con propria deliberazione n. 951 del 13 maggio 2013, ha proceduto alla ridefinizione delle remunerazioni per le prestazioni sanitarie approvando il nuovo tariffario regionale.

 
Tale decisione è stata energicamente criticata dalle organizzazioni rappresentanti i laboratori di analisi regionali convenzionati, che hanno contestato alla Giunta Regionale una errata interpretazione ed applicazione della Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007), che si sarebbe concretizzata in una ulteriore penalizzazione per i laboratori stessi. I competenti Uffici regionali, a seguito della contestazione dei laboratori di analisi, hanno posto un apposito quesito ai Ministeri dell’Economia e della Salute sull’interpretazione dell’articolo 1, comma 796, lettera o) della precitata Legge finanziaria,così come applicato con la delibera della Giunta regionale n. 951 del 13 maggio 2013.
 
I Ministeri interpellati hanno inevitabilmente censurato l’operato della Giunta regionale chiarendo che ‘le nuove tariffe nazionali delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, come peraltro esplicitamente indicato nelle motivazioni del decreto ministeriale, assorbono il valore dello sconto di cui alla norma sopra richiamata e, pertanto, dalla data di entrata in vigore del nuovo tariffario, non si applica più il disposto normativo di cui al citato art.1, comma 796 lett.o) della legge 296/06’.”

L’interrogante considera che “la Giunta regionale, conseguentemente, ha provveduto a modificare ed integrare la delibera 951/2013 approvando la deliberazione n. 1304/2013 che dispone di “rideterminare i fondi unici di remunerazione di branca e i relativi tetti di spesa di ogni singola struttura privata accreditata, secondo le indicazioni che saranno fornite dall’Assessorato regionale al welfare, e comunque in proporzione all’incidenza del proprio volume di prestazioni rispetto alla maggiore spesa, conseguentemente alla valorizzazione quantificata in 2.127.269,12 euro”.
 
Il Consiglio regionale ha approvato nella seduta del 31 luglio 2013, alla unanimità, un Ordine del Giorno con il quale, ricordando alla Giunta regionale che “la legge n. 296/2006 delegava alle regioni il compito di deliberare “entro il 28 febbraio 2007, un piano di riorganizzazione della rete delle strutture pubbliche e private accreditate eroganti prestazioni specialistiche e di diagnostica di laboratorio, al fine dell’adeguamento degli standard organizzativi e di personale coerenti con i processi di incremento dell’efficienza  resi possibili dal ricorso a metodiche automatizzate” e che la regione Puglia è tutt’ora inadempiente” impegnava il Governo regionale a: A) destinare una quota pari a 2 milioni di euro al fondo per la remunerazione di branca e dei relativi tetti di spesa e di non procedere, così come previsto dalla delibera 1304/2013, a una riduzione dei budget per i laboratori di analisi; B) insediare o rimettere in funzione la Commissione per la riorganizzazione della rete dei laboratori, con l’obiettivo di fornire ai cittadini servizi di qualità, sostenendo le strutture che investono in tecnologia e risorse umane”.

Marmo osserva altresì che “alla data odierna la Giunta regionale ha continuato a perseguire la sua strada, disattendendo l’invito del Consiglio regionale, dando seguito a quanto previsto con la propria delibera n. 1304/2013 e procedendo alla riduzione dei budget per i laboratori di analisi convenzionati” ed interroga  il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore alle Politiche della salute per conoscere:

– se è nelle intenzioni del Governo regionale ottemperare alla volontà del Consiglio regionale, dando seguito a quanto approvato, all’unanimità, con l’Ordine del Giorno del 31 luglio 2013, con riferimento alla riduzione dei budget per i laboratori di analisi convenzionati.

– se, comunque, intendono sospendere immediatamente gli effetti negativi e penalizzanti, anche sotto l’aspetto occupazionale, nei confronti dei laboratori convenzionati, disposti con la delibera di GR n. 951/2013 e ribaditi con quella successiva n. 1304/2013”.

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