Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

SICUREZZA E DESTABILIZZATI, ZULLO CHIEDE L’AUDIZIONE DELL’ASSESSORE GENTILE

Ignazio Zullo - Capogruppo Forza Italia - Regione Puglia
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IGNAZIO ZULLO – CAPOGRUPPO PDL – REGIONE PUGLIA 

 Sicurezza e destabilizzati, Zullo chiede l’audizione dell’assessore Gentile  

Il capogruppo del PdL, Ignazio Zullo, ha inviato una lettera al presidente della III commissione, Dino Marino e al presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna per richiedere l’audizione dell’assessore Elena Gentile.
Due i punti sui quali Zullo richiede la presenza in Commissione dell’assessore: l’interpretazione e l’attuazione della stabilità “del lavoro nelle ASL con i principi di equità e di imparzialità ai quali deve conformarsi l’azione amministrativa” e la sicurezza nelle strutture sanitarie.

“La problematica relativa alle ASL – scrive Zullo – è stata gestita in modo differente sul territorio regionale dalle Aziende Sanitarie interessate. Infatti, mentre l’ASL BAT molto egregiamente ritrovava una via virtuosa di conciliazione e di ripristino della stabilità del lavoro dei propri operatori destabilizzati senza oneri per il SSR e quindi per la collettività, l’ASL BARI si inventava una procedura francamente innovativa, ma comunque di stabilità, l’ASL Taranto proseguiva nel contenzioso fino a giungere oggi alla soccombenza, ritrovandosi non solo a stabilizzare (come per l’ASL BAT), ma anche a dover risarcire il danno che, se per un ricorrente ammonta a circa 21 mila euro, per tutti i destabilizzati di quella ASL ammonterebbe a oltre 1 milione di euro”.

Il capogruppo del PdL, richiamando i recenti episodi di cronaca che hanno drammaticamente coinvolto la dottoressa Paola Labriola, ha evidenziato differenti criteri di vigilanza tra strutture socio-sanitarie dello stesso Distretto.

“L’assessore – conclude Zullo – dovrebbe informare la Commissione sui criteri adottati dai Direttori Generali nella valutazione della priorità d’intervento che li hanno indotti ad attivare vigilanza e videosorveglianza nelle Direzioni Generali e non invece nelle strutture di front-office, con la propensione all’aggressività come le strutture per i malati di mente, per la dipendenza patologica, i pronto soccorso e le guardie mediche”.  

 

 

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