Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

ABOLIZIONE IMU, ECCO LE NOVITA’. OTTO MILIARDI PER I DEBITI CON LE IMPRESE

209

 

ENRICO LETTA – PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 

 Abolizione Imu: ecco le novità
Il testo del decreto che abolisce la prima rata dell’Imu è legge. Dopo aver ricevuto la firma del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ora il decreto approda sulla Gazzetta Ufficiale con diverse conferme ed alcune novità, anche di rilievo. In particolare si è deciso di blindare la copertura del decreto con una clausola di sicurezza in caso di mancato gettito. Infatti, qualora servisse, per coprire lo stop alla prima rata dell’Imu, si farebbe ricorso all’aumento degli acconti Ires e Irap e delle accise.

 

Il problema più urgente, come si può facilmente immaginare, consiste nel reperimento delle risorse per il mancato gettito derivante dall’abolizione della prima rata dell’Imu. Dopo aver stimato in 600 milioni derivanti dalla sanatoria delle slot machine e in 925 milioni per l’Iva del pagamento dei debiti Pa, il ministero dell’Economia stabilisce l’aumento degli acconti ai fini Ires e Irap e l’aumento delle accise, nell’eventualità emerga un andamento che non consenta il raggiungimento degli obiettivi di gettito.

 

Non c’è , invece, traccia nel decreto della reintroduzione dell’Irpef sulle rendite catastali delle seconde case sfitte. Ma non c’è neanche la deduzione Imu dal reddito di impresa pagata sui capannoni industriali e gli immobili strettamente connessi all’attività. In questo ultimo caso, è intenzione del governo, come ha spiegato il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, trovare le risorse necessarie per reintrodurre la misura con la legge di Stabilità.

 

In estrema sintesi le novità introdotte dal decreto:

Imu, stop alla prima rata: salta definitivamente la prima rata Imu. Per la seconda c’è l’impegno politico. Non si pagherà neanche sull’invenduto delle aziende.

– No Imu: sul invenduto (non è dovuta da parte dei costruttori la seconda rata 2013 per gli immobili rimasti invenduti o sfitti) e sugli immobili destinati alla ricerca scientifica e alle attività sanitarie

– Irpef seconda casa e Imu capannoni: non c’è la reintroduzione dell’Irpef sulle rendite catastali delle case sfitte. Nel testo non compare neanche la deduzione Imu dal reddito di impresa pagata sui capannoni industriali e gli immobili strettamente connessi all’attività. Ma il governo si impegna a recuperarla.

Cedolare: per i contratti a canone concordato la cedolare secca scende dal 19 al 15%.

   Militari e poliziotti: al personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia non è richiesta la condizione della dimora abituale e della residenza anagrafica ai fini dell’applicazione dell’Imu sulla prima casa.

Inquilini morosi incolpevoli: tra le misure in aiuto (ad esempio quelle sui mutui) è anche istituito un Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, con una dotazione pari a 20 milioni per ciascuno degli anni 2014 e 2015.

  Debiti PA: al fine di reperire le risorse per assicurare la liquidità necessaria al pagamento di una una nuova tranche di debiti della Pa, il decreto autorizza l’emissione di titoli di Stato per un importo fino a 8 mld per l’anno 2013.

  Polizze vita: dimezzata della detraibilità delle polizze vita, che passa dagli attuali 1.291,14 euro a 630 euro per il periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2013. Poi arriverà a soli 230 euro dal periodo d’imposta 2014.

  Compensazione comuni: al fine di assicurare ai comuni delle Regioni a statuto ordinario e delle Regioni Siciliana e Sardegna il ristoro del minor gettito dell’Imu è attribuito ai medesimi comuni un contributo di 2.327.340.486,20 euro per l’anno 2013 e di 75.706.718,47 euro a decorrere dall’anno 2014.

 
Bilanci comuni: al termine per la deliberazione del bilancio annuale di previsione 2013 degli enti locali è ulteriormente differito al 30 novembre 2013. Lo prevede il dl Imu.

 

Comments are closed.