Gualtieri sonda gli alleati europei
Per la manovra servono 17 miliardi.
Oggi, a Helsinki, i ministri dell’Economia dei Paesi membri si vedranno per un incontro ‘informale’. L’obiettivo di Roberto Gualtieri è sondare i colleghi europei e la Commissione Ue per cercare di capire fin dove il deficit potrà spingersi nel 2020.
Da quel dato deriva l’intera struttura del bilancio, che il Governo deve indicare fra due settimane e definire entro un mese.
Il tempo stringe e non è facile far tornare i conti: se si blocca l’aumento dell’Iva il disavanzo è destinato ad aumentare dal 2% del Pil quest’anno, al 3% o poco più il prossimo; se a ciò aggiungiamo il taglio del cuneo fiscale quel deficit può salire al 3,4% del Pil.
A quel punto servirebbe una correzione drastica – circa 17 miliardi di tagli o nuove entrate – per riportare il rosso di bilancio ad un livello accettabile da Bruxelles.
La missione di Gualtieri ad Helsinki si incrocia con il caso-Germania, Paese in piena recessione che sta valutando di cambiare rotta ed accettare un approccio espansivo.
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