Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

NELLA SANITA’ SPRECHI PER 5-10 MILIARDI DI EURO

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 Tra 5 e 10 miliardi di euro l’anno di sprechi, dai ricoveri inutili o fuoriordinaoza all’acquisto di beni e servizi, dalle troppe prestazioni ambulatoriali al personale mal governato. Senza scordare truffe e malversazionì ai danni del servizio sanitario pubblico. «E solo una stima», quasi frena il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. Ma la quaotifìcazione è presto fatta: su 1088 miliardi del fondo sanitario nazionale, ha detto il ministro, il 5-10% va sprecato. Una buona metà si potrebbe recuperare dal debito accumulato dalle sette regioni con piani di rientro dai mega deficit, l’altra metà se ne va io fumo anche nelle cosiddette regioni virtuose. Come dire: c’è sempre qualcosa da grattare dal fondo del barile dei conti che non tornano di asl e ospedali pubblici.

Alle prime prove tecniche di un federalismo fiscale tutto da scoprire, la sanità pubblica si conferma un universo a due facce: punta avanzata ma pi sensibile e pi a rischio della riforma che sarà. Con due questioni in pi che la caratterizzano in negativo: la legalità e l’efficienza ben lontane dalla meta, Come hanno dimostrato la Guardia di binanza e i Nas intervenuti ieri al convegno di Farmindustria, l’associazione degli industriali del farmaco, incentrato appunto su «Lcgahtà cd efficienza: le risorse della buona salute».

Farmindustria. Dompé: patto di solidarietà tra governo, regioni e fornitori contro le inefficienze Nas e Guardia di finanza intensificano i controlli.

Obiettivo: dimostrare che ogni centesimo di euro sottratto al Ssn è un centesimo di euro perso per la nostra salute, E che recuperarlo, quello spreco, si può. Di qui la richiesta: cambiare, subito e presto, direzione di marcia. Che per Sergio Dompé, presidente di Farmindustria, deve significare non colpire sempre e soltanto dalle parti della farmaceu tica che «non pu essere identificata come fonte privilegiata di copertura dei disavanzi altrui, come è accaduto negli ultimi i anni». La sfida per i neo governatori, ha aggiunto Domè, è «combattere sprechi, diseconomie e inefficienze in tutta la sanità, per un migliore accesso alle cure». Per questo Farmin dustriapropone un «patto di solidarietà» con regole certe e chiare, e con modalità e tempi da definire, tra Governo, regioni e tutti i fornitori del Ssn per «accompagnare le realtà con pesanti deficit verso l’uscita dall’emergenza». A patto che questa volta gli sprechi siano cercati nell’intera galassia della sanità pubblica. Le industrie, per inciso, temono una possibile nuova manovra di tagli.

Su questo aspetto Ferruccio Fazio ha glissato. È Tremonti, del resto, a condurre la partita dei risparmi. Ma il ministro della Salute non s’è sottratto a fare le sue stime sugli sprechi nèl servizio sanitario pubblico. E ad annunciare la prossima pubblicazione di una serie di indicatori di «efficienza e appropriatezza» delle prestazioni fornite da tutte le regioni. E il cosiddetto «modello S.Anna», la scuola superiore di Pisa, che ha elaborato alcuni indicatori ora pi affinati. Esempi consegnati alla commissione d’inchiesta del Senato, ha ricordato il suo presidente Ignazio Marino (Pd), che vedono al top Toscana ed Emilia e in fondo alla classe l’intero Sud. Non senza casi eclatanti di malasanità scoperti con i sopralluoghi della commissione. Casi di inciviltà che fanno il paio con gli sprechi.

A svelare altri numeripoco cdificanti sono stati Nas e Guardia di Finanza, Tra il 2008 e il 2009, ha rivelato il comandante dei Nas Cosimo Piccinno, il corpo ha effettuato 44mila ispezioni scovando quasi Smila infrazioni amministrative con 209 arresti e danni erariali per 215 milioni, Cifre che sono esplose in seguito alle indagini della Guardia di Finanza, ha detto il comandante della scuola dipolizia tributaria delle Fiamme gialle, Saverio Capolupo, prossimo ad assumere il comando del corpo al Sud: sono state scoperte frodiperirni1ioni e danni erarialialSsndeferitialla Corte dei conti per 770 milioni. Sarebbe già un bel pezzo di manovra di rientro dal debito sanitario e dagli sprechi annessi. di Roberto Turno Il Sole 24 Ore

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