Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

COMUNICAZIONE IN SANITA’:MEDICI E GIORNALISTI ANCORA DISTANTI, MA…..

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 È possibile trovare un linguaggio comune tra medici e giornalisti senza nulla togliere al rigore scientifico ma andando incontro alle necessità di un’informazione a tutti comprensibile e nel contempo corretta? Qual è il punto di incontro tra due mondi – quello della Medicina e quello dei media – apparentemente così distanti, ma che in realtà poggiano su basi etiche e deontologiche comuni? Se lo sono chiesti la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), l’Ordine Nazionale dei Giornalisti (ODG) e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) a Reggio Calabria.

Gli spunti erano nobili, il convegno di alto profilo sin dal titolo: “Medico, Medicina, Mass Media: la filiera della Comunicazione in Sanità”. Ma la giornata, seguitissima, ha evidenziato più ombre che luci e le incomprensioni tra le due categorie – medici e giornalisti – se possibile alla fine dei lavori sono apparse ancora più profonde di prima. Gli interventi dei prestigiosi relatori (tra gli altri il presidente FNOMCeO Amedeo Bianco, il presidente ODG Lorenzo Del Boca, il caporedattore dell’ANSA responsabile per i settori della Medicina e della Sanità Francesco Marabotto, il presidente dell’Ordine dei Medici di Nuoro Luigi Arru, il vicedirettore del Tg3 e popolare anchorman televisivo Giuliano Giubilei, Lucia Visca della Giunta esecutiva della FNSI, il conduttore RAI Gerardo D’Amico, il direttore de Il Pensiero Scientifico Editore Luca De Fiore e il presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria Pasquale Veneziano, squisito padrone di casa) hanno evidenziato i problemi che affliggono la comunicazione sanitaria. I medici hanno lamentato in estrema sintesi l’eccessivo sensazionalismo delle testate giornalistiche sui casi veri o presunti di malasanità e la scarsa qualità scientifica di molte notizie su ricerche cliniche riguardanti nuovi farmaci o tecniche chirurgiche. I giornalisti dal canto loro hanno lamentato scarsa collaborazione da parte della classe medica nel fornire informazioni, e scarsa attitudine a fornirne di comprensibili anche per il pubblico generalista.

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