Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

L’Ocse: più occupazione in Italia Non ancora per giovani e donne

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Giovani

La pagella di ieri dell’Ocse dice che in Italia la percentuale di occupati rispetto al totale della popolazione tra i 15 e i 74 anni è tornata ai livelli pre-crisi. Ma con il 49,9% restiamo al terzultimo posto di tutta l’area Ocse: piena zona retrocessione, seguiti solo da Grecia e Turchia. Non è il solo segnale di malessere che emerge dal documento presentato ieri a Berlino. Abbiamo una percentuale più alta di persone che soffrono di stress da lavoro: 46,6% contro il 41,4% della media Ocse. E da noi è più elevato il divario occupazionale, cioè la minore partecipazione al lavoro, delle categorie potenzialmente svantaggiate: madri con figli a carico, giovani, anziani, stranieri e disabili. Siamo al quinto posto su 35. Finite le classifiche, l’Ocse invita l’Italia a continuare nella strada intrapresa con il Jobs act e a rafforzare le politiche attive.

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