Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Borraccino: “Giù le mani dalle Sanitaservice di Puglia!”

Cosimo Borraccino - Consigliere - Noi a Sinistra - Regione Puglia
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Cosimo Borraccino - Consigliere - Noi a Sinistra - Regione Puglia
Cosimo Borraccino – Consigliere – Noi a Sinistra – Regione Puglia

 

Nota del Consigliere regionale Mino Borraccino, Presidente della II Commissione consiliare (Affari Generali e Personale).
Spiace, oggi che è la festa dei lavoratori, dover leggere sulla stampa del tentativo di limitare fortemente, se non proprio annullare, un’esperienza che ha dato dignità al lavoro e ai lavoratori, ben 5mila di loro della regione Puglia .
Stiamo parlando delle Sanitaservice di Puglia.

Con tentativi abbastanza goffi, un certo modo di fare politica vuole camuffare la soluzione del problema, annullando di fatto l’esperienza virtuosa e la stabilizzazione di oltre 5000 lavoratori della sanità in Puglia, iniziata nel corso della prima Giunta del presidente Vendola, negli anni 2008, 2009 e 2010.

Il problema è falsamente enfatizzato e nasceva da alcune sentenze del Consiglio di Stato che accettò alcuni ricorsi di alcune ditte private solo sull’ ultima tranche di internalizzazione di una parte residuale di lavoratori.

Restiamo basiti che questo aspetto marginale pare spingere il Governo regionale, senza il dovuto confronto con la sua maggioranza, a proporre soluzioni che sono peggio del problema che abbiamo di fronte.

Un anno fa, su mia specifica richiesta, discutemmo in III Commissione (Sanità) con tutti i presidenti delle Sanitaservice e con i Direttori Generali delle Asl relativamente a questo problema, che rappresenta un boccone troppo ghiotto per il mondo degli appalti della sanità, che pur di non farselo sfuggire, tentano maldestramente di capovolgere anche nei dati di fatto.

Rammento per l’ennesima volta che parliamo di un’attività oramai consolidata che si vuole mettere a rischio solo perché la seconda tranches dell’internalizzazione delle Asl di Brindisi e di Taranto è stata oggetto di un’impugnativa da parte di aziende private che legittimamente esercitano il loro ruolo di profitto. Ma questo non mette certamente in discussione la stragrande maggioranza dei lavoratori che da oltre 8/9 anni vivono una situazione lavorativa più tranquilla, stabile ed economicamente più vantaggiosa, e garantiscono al Sistema Sanitario Regionale un risparmio di circa 10 milioni di euro annui.

Non si comprende pertanto il motivo per il quale si vogliono raggruppare le otto Sanitaservice in un’unica azienda con il rischio reale, questa è la verità e non bisogna sottacerla, che l’operazione, da un punto di vista tecnico/legislativo/burocratico, possa essere inficiata ed annullata per vizi di illegittimità tali da poter, in una malaugurata ipotesi, causare la fine definitiva dell’esperienza dell’internalizzazione dei servizi di pulizia, ausiliariato, portierato e tanti altri servizi che le Asl hanno affidato in house, che hanno generato un grande virtuosismo nella nostra regione, negli anni del Governo Vendola, che ora, con estrema disinvoltura e purtroppo sulla pelle dei lavoratori si vuole cancellare.

L’internalizzazione dei servizi e l’affidamento diretto del servizio e’ più che legittimo, lo dimostrano sia le numerose sentenze del Consiglio di Stato sia quanto previsto dalla stessa “legge Madia”.

In estrema sintesi le Sanitaservice hanno abbondantemente dimostrato la convenienza con il mercato, dunque e’ la stessa legge che ne vieta l’esternalizzazione.

Sinistra italiana si batterà con fermezza contro quest’ipotesi che da tempo gira nei corridoi della Regione Puglia.
Questo sarà oggetto di conflitto e di una dura battaglia politica senza sconti con l’assessore/presidente che ancora una volta su un tema cruciale come questo, ove fosse confermato, non si confronta con tutta la sua maggioranza. A tal proposito sarebbe auspicabile che anche altri colleghi consiglieri e le altre forze politiche si schierassero in maniera chiara su un tema che coinvolge il futuro 5mila famiglie della nostra regione.

Preannuncio che già domani chiederò formalmente una audizione in Commissione Sanità dell’assessore/presidente e depositerò nei prossimi giorni dettagliata interrogazione in Consiglio regionale.

Sulla pelle dei lavoratori noi non risponderemo ad alcun vincolo di maggioranza e staremo, senza se e senza ma, dalla loro parte!”./

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