Marchitelli, il Governo è lontano dalla piccole e medie imprese

In occasione della Fiera del Levante, 80esima edizione, appena conlcusa, il Presidente A.F.O.R.P. Beppe Marchitelli ha scritto un articolo per lo speciale Fax, settimanale diretto da Enzo Magistà.

Qui  di seguito l’articolo pubblicato.
Centralizzazione selvaggia e politiche centralistiche favoriscono i grandi gruppi economici

Il Governo è lontano dalle Piccole e Medie Imprese

* di Beppe Marchitelli

La Fiera del Levante festeggia 80 anni di vita. La campionaria barese è una vetrina importante per le Micro, Piccole e Medie Imprese e rappresenta la punta di diamante del Meridione d’Italia. Il taglio del nastro è da sempre affidato al Presidente del Consiglio e anche quest’anno è prevista la presenza di Matteo Renzi per inaugurare la Fiera del Levante.

Occasione per sottoscrivere il Patto per il Sud. Questo evento anticipa l’importante impegno di quadratura dei conti per la prossima legge di bilancio tenendo conto della vertiginosa crescita del debito pubblico e la necessità quindi di rivedere al rialzo il deficit 2017. A questo si aggiunga l’annunciato peggioramento sul dato crescita.

Il Governo nelle sue prerogative programmatiche ha puntato sulla valorizzazione e sostegno delle PMI, ma i fatti mostrano un orientamento centralistico che agevola i grossi gruppi industriali proprio con la concentrazione dell’offerta.

Questa posizione rischia di seppellire le imprese, che appunto si diceva di voler tutelare. La conseguenza per il Sud d’Italia corrisponde ad azzerare competenze, Know-how, professionalità ed innovazione che nel corso degli anni con onerosi investimenti ci hanno distinto.

Non ultimi gli investimenti verso la Pubblica Amministrazione, fatti di servizi e forniture di qualità. Ora è tutto messo in pericolo da una arretrata e arrogante follia:centralizzazione delle forniture. Per meglio dire,ad esempio, gare con basi d’asta milionarie.

Questo toglie definitivamente la possibilità alle Piccole e Medie Imprese (tutelate dall’U.E. e non dal Paese Italia) di partecipare ad eventi competitivi.

Sono centinaia le aziende che fino a ieri hanno sostenuto il Sistema sanitario regionale, proponendo qualità ed innovazione e presto saranno spazzate via proprio da una acclamata centralizzazione che affida, ad una presunta company economica finanziaria (spesso non residente in Italia quindi con tassazione rivolta vs un altro Stato) un’unica fornitura per valori equivalenti a diversi miliardi di vecchie lire.

È urgente rispolverare lo Statuto delle Imprese approvato dal Parlamento italiano, che tutela la libertà d’impresa e la più ampia partecipazione agli eventi competitivi; indispensabile soffermarsi sulla Direttiva europea, del gennaio 2014, che semplifica la normativa in materia di appalti pubblici e garantisce la partecipazione alle gare, riservando una percentuale alle piccole e medie imprese del territorio; leggere meglio il nuovo codice degli appalti che avrebbe dovuto tutelare le PMI.

Quello che maggiormente sorprende è la Regione Puglia, che salvaguardandosi con Leggi e Decreti del Governo, applica senza alcuna flessibilità verso il mercato, una centralizzazione a vantaggio di gruppi economicamente più potenti.

Gli imprenditori pugliesi a gran voce rivendicano l’applicazione delle Leggi, che Governo Italiano ed Europeo hanno approvato per il tramite anche dei Parlamentari pugliesi.

Ora è necessario garantire il futuro alle molteplici attività presenti nel meridione, proprio nel rispetto degli interessi locali e dei pugliesi che vi operano.

In conclusione se vige la regola non della normativa, ma della politica aggressiva, delle nomine calate dall’alto, allora temiamo come imprenditori anche il prossimo futuro. Futuro sottolineato recentemente da testate giornalistiche internazionali (NYT e WSG): se il referendum italiano vedrà la vittoria dei NO sarà uno scossone di difficile gestione.

Anche a livello internazionale. Peggiore della Brexit. In una democrazia il mercato libero è un’ovvietà. Allora di tutto abbiamo bisogno tranne di una mal celata ed ingombrante ingerenza estera.

* Presidente A.F.O.R.P.