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Raffale Cantone, sanità, la corruzione abbassa il livello dei servizi

Raffaele Cantone - Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione
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Raffaele Cantone - Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione
Raffaele Cantone – Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione

 

“La sanità, per l’enorme giro di affari che ha intorno e per il fatto che anche in tempi di crisi è un settore che non può essere sottovalutato, è il terreno di scorribanda da parte di delinquenti di ogni risma”. Lo ha affermato il presidente dell’Autorità nazionale anti corruzione, Raffaele Cantone, intervenendo alla presentazione del Rapporto di Transparency Italia, Censis e Ispe-Sanità in occasione della prima giornata nazionale contro la corruzione in sanità.

Ad ogni modo, ha sottolineato Cantone, “abbiamo comunque una sanità che assicura standard elevatissimi, ma va considerato che la corruzione abbassa anche il livello dei servizi”. Quanto ai numeri, ha aggiunto, “sarei molto cauto, ma credo che vi sia un problema molto significativo sia di sprechi sia di fatti corruttivi”. Per questo, ha avvertito, “siamo intervenuti mettendo in campo un nuovo piano anticorruzione concordato anche con i tecnici del ministero della Salute”.

Cantone ha quindi rilevato come ormai la corruzione si sia oggi “trasformata e la mazzetta tradizionale – ha detto – è rimasta quasi solo un ricordo”. Il trend è comunque “stabile – ha aggiunto – ma la sanità è il settore in cui il problema della corruzione è sempre stato alto, confermandosi ai primi posti per rischi corruttivi”.

Secondo il sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca, Davide Farone, il settore sanitario “continua ad essere tra i più colpiti dal virus della corruzione: ben 2 milioni di italiani hanno pagato ‘bustarelle’ per ricevere favori in ambito sanitario e 10 milioni hanno effettuato visite mediche specialistiche in ‘nero'”. Corruzione e frodi nella sanità, ha sottolineato, “valgono 6 miliardi di euro”.

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