Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

De Leonardis: “Classifiche Lea, la sanità pugliese ancora largamente carente”

Giannicola De Leonardis - Capogruppo Movimento Schittulli-Area Popolare - Regione Puglia
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Giannicola  De Leonardis - Capogruppo Movimento Schittulli-Area Popolare - Regione Puglia
Giannicola De Leonardis – Capogruppo Movimento Schittulli-Area Popolare – Regione Puglia

Di seguito, una nota del Presidente del Gruppo Movimento Schittulli-Area Popolare, Giannicola De Leonardis.

“Anche la classifica 2014 dei Livelli Essenziali di Assistenza consegna il triste spettacolo di una sanità pugliese largamente carente per gran parte dei 31 indicatori utilizzati, raggruppati in tre grandi aree. Né il lieve miglioramento rispetto all’anno precedente deve essere salutato con soddisfazione, dato che la posizione occupata rimane sempre al fondo e data la forbice sempre più ampia con le Regioni modello di eccellenza ed efficienza (che aumenta per l’impatto sempre più considerevole della mobilità passiva).
Era e rimane l’eredità più pesante lasciata dall’amministrazione Vendola a Michele Emiliano, che proprio per marcare la voglia di discontinuità pure rispetto al suo stesso partito (che aveva espresso gran parte degli assessori al ramo nell’ultimo decennio) ha evocato a sé la delega. Ma, a distanza di mesi ormai dal suo insediamento, non è stato ancora nemmeno abbozzato il tanto atteso e auspicabile nuovo corso per abbattere le liste d’attesa, limitare i ricoveri e le prestazioni inappropriate, promuovere e incentivare l’assistenza territoriale, avviare una vera e non semplicemente annunciata lotta agli sprechi, per fare solo qualche esempio.

La difesa – pur apprezzabile – dell’ente a livello nazionale e il cercare di scongiurare tagli indiscriminati dall’impatto disastroso sui cittadini non possono bastare: rimane tutta da tracciare la sanità pugliese del futuro, capire in che direzione si vuole andare e come. E le risposte non possono essere continuamente rimandate a data da destinarsi, perché numeri e statistiche impietose poi non lasciano margini a interpretazioni e distinguo, e inchiodano tutti alle proprie responsabilità”.

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