Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

8000 borse di specializzazione, Anelli (Fnomceo): «Merito al Ministro, ora assumere specializzandi ultimo anno»

Da sinistra i medici Claudia Battista, Flavia Pugliese e Alfredo Scillitani. Vito Guarnieri (biologo), Filomena Baorda (tecnico), Luigia Cinque (biologa)
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(Panorama della Sanità) – Ora si dia attuazione alla norma dell’ultima finanziaria e si assumano gli specializzandi dell’ultimo anno, liberando così altre 5000 borse che possono aggiungersi a quelle individuate dal Ministro».
«Riconosciamo al Ministro Grillo il merito di aver preso in considerazione le nostre istanze e di essere riuscita ad aumentare sino a 8000 le borse per le scuole di specializzazione di area medica.

 

Ora si dia attuazione alla norma dell’ultima finanziaria e si assumano gli specializzandi dell’ultimo anno, liberando così altre 5000 borse che possono aggiungersi a quelle individuate dal Ministro, dando così una prima risposta agli oltre 10000 laureati in medicina ancora fermi nell’imbuto formativo». Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, commenta la notizia, lanciata dal Ministro della Salute Giulia Grillo con un post, del “via libera a 8000 borse di specializzazione per i medici”, 1800 posti in più rispetto all’anno scorso. «Finalmente si è compreso che non mancano, anzi sono in sovrannumero, i medici laureati: a mancare sono gli specialisti – continua Anelli -.  Questo risultato importante per il nostro Servizio Sanitario Nazionale, raggiunto grazie al Ministro Grillo, inverte una tendenza e avvia a soluzione il problema della carenza degli specialisti.

Tema questo che sarà trattato nel corso degli Stati Generali della professione medica che iniziano giovedì prossimo, al quale lo stesso Ministro è stata invitata, anche se non potrà essere presente perché impegnata a Parigi nel “G7 salute”.

Tuttavia il percorso per risolvere il problema della carenza di specialisti, che crea forte disagio e allunga le liste di attesa, necessita di un ulteriore sforzo. Perciò chiediamo di assumere all’interno degli ospedali gli specializzandi dell’ultimo anno, misura peraltro largamente condivisa da tutto il mondo medico e dai Sindacati di categoria, e di porre fine all’emorragia di borse che, abbandonate a metà del percorso, vanno attualmente sprecate».

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