Payback, Emilia Romagna: primi provvedimenti di sospensione inviati alle imprese
L’Emilia Romagna sospende il payback in attesa delle sentenze del Tar Lazio. Cominciano ad arrivare alle aziende emiliane-romagnole le prime sospensive del payback al 31 dicembre 2023.
Qui di seguito pubblichiamo la lettera inviata a tutti i presidenti delle regioni con cui si chiede di sospendere i pagamenti del payback, sottoscritta da tutti Presidenti delle associazioni regionali aderenti a Confcommercio FIFO.
Spettabile Regione Valle D’Aosta
Alla c.a. del Presidente Renzo Testolin
Alla c.a. dell’Assessore Carlo Marzi
gabinetto_presidenza@pec.regione.vda.it
Spettabile Regione Piemonte
Alla c.a. del Presidente Alberto Cirio
Alla c.a. dell’Assessore Luigi Genesio Icardi
gabinettopresidenza-giunta@cert.regione.piemonte.it.
Spettabile Regione Lombardia
Alla c.a. del Presidente Attilio Fontana
Alla c.a. dell’Assessore dr. Guido Bertolaso
presidenza@pec.regione.lombardia.it
Spettabile Regione Veneto
Alla c.a. del Presidente Luca Zaia
Alla c.a. dell’Assessore Manuela Lanzarin
. protocollo.generale@pec.regione.veneto.it
Spettabile Regione Friuli Venezia Giulia
Alla c.a. del Presidente Massimiliano Fedriga
Alla c.a. dell’Assessore Riccardo Riccardi
regione.friuliveneziagiulia@certregione.fvg.it
Spettabile Regione Liguria
Alla c.a. del Presidente Giovanni Toti
Alla c.a. dell’Assessore Angelo Gratarola
presidenza@cert.regione.liguria.it
Spettabile Regione Emilia-Romagna
Alla c.a. del Presidente Stefano Bonaccini
Alla c.a. dell’Assessore Raffaele Donini
segreteriapresidente@postacert.regione.emilia-romagna.it
Spettabile Regione Toscana
Alla c.a. del Presidente Eugenio Giani
Alla c.a. dell’Assessore Simone Bezzini
regionetoscana@postacert.toscana.it
Spettabile Regione Umbria
Alla c.a. del Presidente Donatella Tesei
Alla c.a. dell’Assessore Luca Coletto
regione.giunta@postacert.umbria.it
Spettabile Regione Marche
Alla c.a. del Presidente Francesco Acquaroli
Alla c.a. dell’Assessore Filippo Saltamartini
regione.marche.protocollogiunta@emarche.it
Spettabile Regione Lazio
Alla c.a. del Presidente Francesco Rocca
protocollo@regione.lazio.legalmail.it
Spettabile Regione Abruzzo
Alla c.a. del Presidente Marco Marsilio
Alla c.a. dell’Assessore Nicoletta Verì
presidenza@pec.regione.abruzzo.it
Spettabile Regione Campania
Alla c.a. del Presidente Vincenzo De Luca
Alla c.a. dell’Assessore Ettore Cinque
relazioniesterne.presidente@pec.regione.campania.it
Spettabile Regione Molise
Alla c.a. del Presidente Francesco Roberti
Alla c.a. del Commissario alla Sanità Donato Toma
regionemolise@cert.regione.molise.it
Spettabile Regione Puglia
Alla c.a. del Presidente Michele Emiliano
Alla c.a. dell’Assessore Rocco Palese
segreteriageneralepresidente@pec.rupar.puglia.it
Spettabile Regione Basilicata
Alla c.a. del Presidente Vito Bardi
Alla c.a. dell’Assessore Francesco Fanelli
AOO-giunta@cert.regione.basilicata.it
Spettabile Regione Calabria
Alla c.a. del Presidente Roberto Occhiuto
presidente@pec.regione.calabria.it
Spettabile Regione Sicilia
Alla c.a. del Presidente Renato Schifani
Alla c.a. dell’Assessore Giovanna Volo
. mailto:presidente@certmail.regione.sicilia.it
LORO SEDI Data: 10 luglio 2023
Oggetto: payback dispositivi medici – art. 9, comma 9 bis del Decreto-legge del 19/06/2015 n. 78.
Spett.li Presidenti,
lo scrivente Presidente della Federazione Italiana Fornitori Ospedalieri (FIFO Sanità), unitamente ai Presidenti delle Associazioni regionali, chiedono, in rappresentanza delle micro, piccole e medie imprese operanti nel settore delle forniture di dispositivi medici nostre associate, un tempestivo intervento delle SS.LL. affinché si disponga l’immediata e prolungata sospensione dell’esecutività dei provvedimenti regionali adottati in esecuzione della norma in oggetto, nonché tutte le conseguenti azioni di recupero delle somme ivi quantificate a titolo di payback, all’indomani dello scadere del termine di pagamento previsto per il prossimo 31 luglio.
Tale sospensione, richiesta unanimemente dai firmatari della presente nota, nonché da tutte le oltre 1,500 imprese fornitrici di dispositivi medici rappresentate su tutto il territorio nazionale, si rende opportuna oltreché necessaria in considerazione dei primi, ma già numerosi, pronunciamenti assunti in sede cautelare dal TAR Lazio.
I ricorsi pendenti, infatti, sono volti a contestare la legittimità e la compatibilità del sistema del payback con le norme ed i principi costituzionali ed eurounitari.
Sarà certamente noto che ad oggi sono già oltre 100 i decreti cautelari monocratici assunti dal Presidente della III Sezione del TAR Lazio che sospendono l’esecutività dei provvedimenti regionali, in attesa della celebrazione dinanzi al Collegio delle camere di consiglio previste per l’11 luglio e il 2 agosto p.v.
Sarà noto altresì che il Collegio ha già esaminato le prime istanze cautelari lo scorso 27 giugno, riconoscendo la sussistenza di un pregiudizio imminente per i ricorrenti.
Per effetto, sono stati sospesi sia il pagamento delle somme, sia l’eventuale compensazione da parte delle amministrazioni.
Dunque, giunge dagli organi di giustizia amministrativa il segnale di una forte attenzione e sensibilità dimostrata per le questioni agli stessi sottoposte. Si rinnova quindi l’invito a voler intraprendere ogni azione volta a sospendere in autotutela l’esecutività dei provvedimenti regionali per il tempo necessario alla trattazione e definizione nel merito dei numerosi giudizi pendenti.
Questo consentirà agli organi di giustizia amministrativa di poter esaminare le questione sottoposte al loro vaglio senza compromettere le imprese fornitrici di dispositivi medici. Molte, infatti, sono di micro, piccole e medie dimensioni e non riuscirebbero a garantire la continuità della propria azienda ove si desse corso alle compensazioni.
La sospensione appare altresì necessaria per garantire la continuità delle cure e il diritto alla salute dei cittadini. La qualità di tali servizi verrebbe compromessa ove le tante imprese del settore, molte delle quali, come detto, di micro, piccole e medie dimensioni, fossero costrette a sottrarre fondi necessari per garantire la propria continuità aziendale. Inoltre, la sospensione si impone al fine di non alimentare l’ulteriore contenzioso volto a riparare il danno eventualmente occorso a quelle imprese che, ove costrette a pagare o a subire le compensazioni, vedessero poi accolte le proprie ragioni all’esito del giudizio.
Nell’attesa di un urgente riscontro e nel ringraziare anticipatamente per l’attenzione si porgono distinti saluti.
Il Presidente FIFO
Massimo Riem
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